mercoledì 30 maggio 2007

I MONTI della LAGA: le cascate

I Monti della Laga sono situati tra tre regioni, Marche, Lazio e Abruzzo si trovano a sud dei Sibillini e a nord del Gran Sasso, fanno parte del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga e costituiscono un gruppo montuoso unico nell’Appennino per le sue caratteristiche geologiche.

La mia visita ha riguardato in modo particolare il versante ascolano dei Monti della Laga. Uno straordinario susseguirsi di enormi distese di boschi (faggi e castagni), spesso interrotte da imponenti banchi di roccia arenaria, profonde gole scavate dalla forza dirompente dei corsi d'acqua. La straordinaria presenza di corsi d'acqua e cascate è dovuta proprio a una delle principali caratteristiche dell'arenaria, la sua impermeabilità. La vera forza dell'acqua appare in tutta la sua evidenza nei magnifici giochi delle cascate che con i loro scivoli tortuosi fanno risaltare l'impetuosità di questo bene così prezioso.
Il punto di partenza per l'escursione alle cascate di Prata e di Volpara è stata UMITO( nel comune di Acquasanta Terme).

Durante il percorso piccole meraviglie attraggono la vista del viandante: piccole fragoline saporite…

Delicatissime orchidee selvatiche

Lastre di ghiaccio tenace…

Timide primule dopo la neve..

Umili cascatelle..

Seguendo il Rio della Prata arriviamo presso le cascate : uno spettacolo davvero appagante!!

A questo punto proseguiamo entusiasti verso la meta definitiva, seguendo il Rio della Volpara,

che a tratti si fa impetuoso sulle enormi lastre di arenaria, formando i famosi scivoli della Volpara.

Il sentiero risale tra la vegetazione e ci trova di fronte alla Cascata.

Sullo sfondo sovrasta l’antico tratturo della Macèra della Morte che si sussurra sia maledetto.

La Macèra della Morte (2073 mt) deve infatti il suo nome ad una spaventosa battaglia tra il cartaginese Annibale e il console romano Quinto Fabio Massimo il “temporeggiatore”., furono così tante le vittime di questo scontro circa 30.000 morti, tra i quali il console Emilio Paolo, che lungo il canalone che porta a valle in direzione Est Ovest i loro corpi vennero accatastati come pietre destinate a formare una “macera”, un mucchio informe di pietre che diedero il nome alla vetta. Alcuni escursionisti giurarono, anni fa, di aver visto i fantasmi dei soldati aggirarsi minacciosi tra i prati circostanti. Molte storie e leggende accompagnano i viandanti che decidono di visitare questi luoghi, ma…..

... è ora di andare, riprendiamo di buon passo la strada del ritorno……prima che arrivi la sera!!! Così, costeggiando il tranquillo Rio della Prata, salutiamo questo angolo ancora così primitivo dove la natura domina sovrana!

venerdì 25 maggio 2007

Umbria: Castelluccio e dintorni

Al centro di una piana erbosa priva di alberi , su una altura vi è Castelluccio.
Si tratta di un comune italiano famoso per le sue lenticchie e per essere uno dei comuni più alti di Italia (1452 m). E' Situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini sul versante Umbro.
Le depressioni carsiche di alta quota che connotano il paesaggio intorno a Castelluccio vengono chiamate i PIANI DI CASTELLUCCIO: Pian Perduto di Gualdo, Pian Grande e Pian Piccolo. Sono gli altipiani dove vengono coltivate le famose lenticchie di Castelluccio, famose le spendide fioriture che primaverili che in un tripudio di ranuncoli, papaveri, margherite, etc... formano una immensa distesa di colore che vira dal giallo al viola, dal rosso al rosa.
Tra le decine di vette che superano i 2000 m e che si estendono nel territorio marchigiano, gole e torrenti si alternano. A 1904 m è possibile arrivare presso il Lago di Pilato, ai piedi del Monte Vettore. E' un tipico lago glaciale formato da due sottobacini che in estate restano separati da un istmo di detriti. Molte leggende si narrano su questo lago. Il mito antichissimo proveniente dai pastori italici vuole che nelle sue acque si dedicassero sacrifici ad Ercole.
Il nome deriva dalla leggenda che vuole Ponzio Pilato condannato a morte dall'imperatore Tiberio, messo su un carro di buoi neri ed imbizzarriti che si scaravantarono nella loro folle corsa nelle gelide acque del lago.

lunedì 21 maggio 2007

I MIEI VIAGGI

Una delle mie passioni è viaggiare. Parto da presupposto che tutta la nostra vita è un lungo viaggio, forse alla scoperta di noi stessi, forse alla ricerca del senso della vita, forse per acquisire conoscenza. Un viaggio è un percorso affascinante dentro e fuori noi stessi , fatto di incontri e paesaggi, di storie e di vita che si intrecciano dando luogo a nuove persone. Da tutto ciò nasce l'esigenza di narrare e condividere questi scorci di vita e di mondo. Buon viaggio a chiunque avrà la pazienza di seguirmi.